Mangamura: i due arrestati a luglio si dichiarano uno colpevole, uno non colpevole

Gli editori di manga lamentano un danno di quasi 3 miliardi di dollari

di Antonio.

Mangamura

Si è svolto lunedì nel tribunale distrettuale di Fukuoka il processo ai due sospettati di violazione di copyright collegata al sito pirata Mangamura, lanciato nel 2016 e chiuso "volontariamente" ad aprile dello scorso anno dagli amministratori su richiesta del governo giapponese in seguito alla denuncia di alcuni dei maggiori editori giapponesi di manga.

La coppia, accusata di aver caricato sul sito il capitolo 866 di One Piece e altri manga senza autorizzazione, è stata arrestata a luglio per presunta violazione di diritti d'autore nel corso di una operazione investigativa sulla pirateria online. L'uomo, di 26 anni (dichiaratosi colpevole), e la donna, di 24 (dichiaratasi non colpevole), sarebbero amici del manager di Mangamura, Romi Hoshino, giapponese di 28 anni da cui sarebbero pagati per la loro collaborazione. Hoshino, preso in custodia dall'Ufficio Immigrazione filippino in seguito a un ordine di arresto internazionale del governo Giapponese, è in attesa di essere rimpatriato per il processo.

Oltre alla coppia, le autorità hanno arrestato ad agosto un uomo di 37 anni, anch'egli presumibilmente coinvolto nelle attività illegali di Mangamura. Si stima che l'attività del sito, diventato in breve tempo uno dei punti di riferimento in Giappone per i pirati di manga online, abbia causato agli editori legittimi un danno di quasi 3 miliardi di dollari.


Fonte consultata
Anime News Network

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